Come si possono recuperare le vecchie scarpe da corsa? La risposta di ESO è il riciclo, il progetto esosport run, infatti, prevede che la gomma delle suole sia raccolta ed utilizzata per produrre un materiale adatto alle pavimentazioni di parchi giochi o piste di atletica.
ESO, (Ecological Services Outsourcing) attiva sul mercato dal 1999, è specializzata nella gestione dei rifiuti e nel loro trattamento e smaltimento, in particolare di rifiuti da ufficio, tra cui anche rifiuti speciali e rifiuti elettronici e RAEE, smaltimento toner, neon, documenti riservati, plastica e cellulari e dal 2017 anche smaltimento rifiuti infermieristici, bombolette spray, rifiuti imprese di pulizia (come stracci e guanti). L’azienda offre inoltre anche servizi di consulenza ambientale.
ESO ha sempre sostenuto che l’ambiente è un bene da preservare e che i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto ambientale.
Partendo dalla convinzione che è possibile ridurre l’accumulo dei rifiuti in discarica, scegliendo, laddove è possibile, la strada della loro valorizzazione, ecco che si aprono nuove strade verso la realizzazione di progetti basati su logiche di economia circolare.
ESO ha scelto, nel suo agire di impresa, di accogliere e seguire le direttive dell’Unione Europea che chiedono a chiunque gestisce e smaltisce i rifiuti di dare la priorità a processi che preservino l’ambiente e la salute umana.
L’iniziativa esosport nasce nel 2009, da una riflessione sul tema del corretto smaltimento delle scarpe sportive esauste. La nascita di esosport rientra pienamente nella filosofia dell’azienda madre del “Ciclo del Riciclo”, filosofia che si basa sulla volontà di preservare l’ambiente e trasformare i rifiuti in risorse.
Per esosport minimizzare l’accumulo dei rifiuti in discarica diventa una vera e propria sfida ecologica, oltre ad essere un servizio innovativo, primo e unico nel suo genere in Italia e in Europa.
La conversione e il riciclo delle scarpe sportive, con un processo di separazione della suola dalla tomaia e la successiva lavorazione della suola, permette di ottenere un granulo assimilabile a EPDM (dall'inglese Ethylene-Propylene Diene Monomer, famiglia di gomme sintetiche).
Questa caratteristica del materiale è importante e ha valore perché può sostituire e/o integrare la materia prima utilizzata per la realizzazione della pavimentazione antitrauma con la quale si realizzano i progetti: “Il Giardino di Betty”, un parco giochi per bambini dedicato a Elisabetta Salvioni Meletiou, e “La Pista di Pietro”, una pista di atletica di 60 mt in ricordo del grande atleta Pietro Mennea.
Il primo Giardino di Betty, inaugurato nel 2013, si trova a Opera (MI), sede dell’azienda ESO, ma il progetto viene presto esportato anche in altre province come Firenze (2014), Genova (2015) e Roma (2016). A Genova inoltre, grazie alla collaborazione avviata con Amiu (Azienda Multiservizi e d'Igiene Urbana), che posizionato sul territorio oltre 25 contenitori ESObox esosport run per la raccolta delle scarpe, sono stati realizzati a partire dal 2016 altri 6 Giardini di Betty in parchi o scuole.
L’iniziativa “La pista di Pietro”, dedicata a Pietro Mennea, è stata invece presentata a Roma nel 2015 con la partecipazione di Manuela Olivieri, la moglie del campione che ha simbolicamente donato un paio di scarpe del marito al progetto.
Il progetto esosport run si rivolge alla Pubblica Amministrazione: si colloca nell’ambito degli Acquisti Verdi, e prevede il posizionamento dei contenitori ESObox esosport run, per la raccolta delle scarpe, nei punti concordati con la PA (scuole, spazi ludici e ricreativi, impianti sportivi, negozi) con la quale sono state stipulate specifiche convenzioni.
Chi aderisce al progetto esosport run può farlo diventare “circolare” sul suo territorio, scegliendo di valorizzare la raccolta di vecchie scarpe sportive effettuata dai cittadini con l’utilizzo della materia prima seconda, ottenuta dal riciclo, per la realizzazione di parchi giochi o piste di atletica.
Nel 2017, grazie al progetto esosport,sono stati sottratti dalla discarica circa 10.000 kg di materiali di cui circa 4.000 kg di granulo in gomma sono stati recuperati per la costruzione di parchi giochi e piste di atletica.